Gran Sasso: quali prospettive? ...e il tempo passa... Strumentali e provocatori i no...

L’Amministrazione Separata Beni Usi Civici di Assergi (per brevità A.S.B.U.C.) è ormai da moltissimi anni impegnata nel tentare di promuovere, stimolare, sostenere e supportare al meglio lo sviluppo turistico sostenibile del proprio territorio. In collaborazione con gli altri Enti più direttamente coinvolti quali il Comune, la Regione ed il Parco sono stati definiti già da molti anni, forse troppi, gli strumenti urbanistici adatti allo scopo, quali il Piano Speciale Territoriale D’Area Scindarella-Montecristo.
Il Piano detta le linee guida e progettuali, sicuramente nei dettagli da perfezionare, migliorare ed ove si rendesse necessario adeguare e cambiare, ma necessita la reale volontà di iniziare a dare attuazione a tutti gli interventi utili per rendere la stazione turistica del Gran Sasso d’Italia meta appetibile in tutte le stagioni, a partire da quella invernale.   
La città dell’Aquila e le sue Frazioni, purtroppo, perdono ogni giorno possibili prospettive di sviluppo economico, sociale ed occupazionale e la situazione è divenuta ancor più difficile dopo il drammatico e tragico evento sismico del 6 Aprile 2009.
Alcuni mesi fa, abbiamo condiviso il documento redatto e sottoscritto dagli operatori economici del Gran Sasso Aquilano che, con un “grido” di allarme, attiravano l’attenzione sul comportamento di pseudo ambientalisti che, di fatto compromettono il lungo e laborioso lavoro partito dal lontano 1996 fino alla definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale avvenuta nel 2005 del Piano Speciale Territoriale d'Area Scindarella-Montecristo.
L’intento di tale strumento urbanistico è quello di far diventare finalmente il nostro comprensorio una reale attrazione turistica per la pratica delle diverse attività sportive e montane, non solo invernali ma anzi anche e soprattutto estive.
Purtroppo, solo da noi succede che ogni qualvolta si prova a migliorare, qualificare e valorizzare le molteplici potenzialità che il nostro territorio ci offre c'è sempre pronto qualcuno a far sentire, con nostro grande dispiacere, come di recente accaduto, la propria voce in termini negativi.
Le motivazioni appaiono fuori luogo, strumentali ma soprattutto provocatorie dell’intelligenza e dignità di chi vive i disagiati territori montani; in tutti i paesi civili è possibile andare avanti. Perché questi ambientalisti che spesso non si vedono neanche tra i nostri monti non vanno a fermare lo sviluppo del Trentino o dell’Alto Adige?
In questo quadro, sinteticamente descritto, l’A.S.B.U.C. ha confermato già da diversi anni, attraverso un percorso transattivo e conciliativo con il Comune, la definizione di tutte le controversie in essere nell’interesse esclusivo di tutta la Comunità aquilana.
Dopo queste brevi ed opportune premesse, è necessario ribadire che l’A.S.B.U.C. sostiene la valorizzazione e lo sviluppo dell’intero comprensorio del Gran Sasso d’Italia a cominciare dalla realizzazione della nuova seggiovia delle Fontari.
Il tempo delle attese è finito, tutti noi amiamo e difendiamo la nostra montagna e non possiamo permettere che qualcuno che non la vive, che non ne tramanda da generazioni le tradizioni, impedisca il giusto ed equilibrato sviluppo di essa.
Basta. Non vogliamo che le giovani generazioni non possano trovare risposte nel loro territorio ed andare “altrove”. Ci si rechi qualcun altro.




 



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