DUE LADRI ARRESTATI SUI TETTI IN VIA CADUTI TRAFORO DEL GRAN SASSO

È stato bloccato sul tetto di un condominio uno dei tre ladri sorpresi nella notte all'Aquila, dalla Squadra Volante della Questura, a portare via materiale edile da un cantiere di una casa in ristrutturazione dopo il sisma del 6 aprile 2009, in via Caduti del Traforo del Gran Sasso nel quartiere di Pettino.

Un complice è stato raggiunto e fermato nell'atrio di un edificio adiacente mentre il terzo componente, che era anche lui salito sul tetto della palazzina, è riuscito a far perdere le sue tracce dopo essersi rocambolescamente calato giù attraverso la grondaia.

Una notte concitata per gli agenti, coordinati dal dirigente Enrico Rendesi, che hanno colto in flagrante i tre malviventi. I due finiti in manette sono un ragazzo di 29 anni Chieti , A.T., e un rumeno di 34 anni, M.H.

Gli agenti sono sulle tracce del terzo uomo, fuggito a piedi. Tutti dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arnesi atti allo scasso.

L’intervento della Volante è scattato dopo la segnalazione di un cittadino, che aveva notato i tre prima forzare la recinzione esterna del cantiere e poi portare all’esterno alcuni blocchi di materiale di edilizia idraulica, prevalentemente rubinetteria, per un valore di circa 10 mila euro.

Avevano già scaricato parecchio materiale all’interno di un garage che si trova nelle vicinanze, di proprietà della sorella dell’italiano, quando sono arrivati i poliziotti. A quel punto i tre si sono dati alla fuga ed è iniziato l’inseguimento.

Il ragazzo di Chieti è stato preso subito mentre gli altri due sono stati inseguiti fin sui tetti di un condominio. Uno è stato preso mentre l’altro è fuggito a piedi nelle campagne circostanti.

Il dirigente della Squadra Volanti, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Questura, ha parlato di “pendolarismo criminale” legato a persone che vengono da fuori per compiere atti delittuosi in città: "l'intensificazione del controllo del territorio - ha spiegato Rendesi - consente comunque di contrastare questo fenomeno. A tal fine è utile anche la segnalazione cittadini, grazie alla quale riusciamo a intervenire tempestivamente”.

Oggi si terrà la convalida dell’arresto con rito direttissimo, disposto dal pubblico ministero che si occupa dell’inchiesta Fabio Picuti.

 



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