Poliziotto e l’amica scagionati per le rapine agli uffici postali di Assergi e Monticchio

 Era finito nei guai insieme a una sua amica con un’accusa infamante per un poliziotto: quella di avere commesso insieme a lei tre rapine negli uffici postali di Assergi e Monticchio. Ma le indagini congiunte di polizia e carabinieri non hanno portato a nulla e i due, Mauro Luis Ciancone e Anna Paola Izzi, entrambi residenti a Fontecchio, sono stati scagionati visto che il giudice ha disposto l’archiviazione nei loro confronti su richiesta dalla stessa Procura. Più in particolare, secondo le accuse, la donna, utilizzando una pistola e una divisa fornite dal poliziotto, avrebbe assaltato i due uffici postali con un bottino di oltre tremila euro. Va precisato che al poliziotto era contestata la rapina ma solo nella misura in cui avrebbe fornito divisa e arma alla donna, eventualità che sono state escluse. Le indagini poggiavano solo su elementi indiziari e ci furono delle perquisizioni nelle abitazioni e nelle macchine dei sospettati e in qualunque luogo fosse nella loro disponibilità senza che fosse trovato nulla. Le indagini furono avviate dopo che nei pressi dell’ufficio postale di Assergi fu notata una macchina ferma che risultò appartenere alla donna indagata. Da lì partirono una serie di intercettazioni telefoniche e interrogatori. Lo stesso poliziotto negò sempre tutte le accuse e ci fu anche una conversazione con un collega che venne registrata a sua insaputa. Altri indizi erano rappresentati dal fatto che, dai tabulati telefonici, risultò che entrambi gli indagati potevano trovarsi nella stessa zona dove si trovavano gli uffici postali assaltati. Ci fu anche un incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale per tentare il riconoscimento della donna da parte degli impiegati degli uffici postali rapinati ma non ne venne fuori nulla che potesse confermare le tesi accusatorie. Sulla scorta di questo materiale probatorio, che di certo non inchiodava i sospettati, il pm Simonetta Ciccarelli ha chiesto l’archiviazione e il giudice è stato dello stesso avviso. Nel corso del procedimento gli indagati sono stati assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Roberto Madama, Paolo Vecchioli.

 



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