BONIFICATA AREA DEI ''TRE VALLONI',' FORSE UN RIUFUGIO ALLA EX STAZIONE INTERMEDIA

Ben 120 quintali di rifiuti, come materiale ferroso, pneumatici, bombole di gas e addirittura un enorme barile dell’Agip risalente al 1930, sepolti da anni sui cosiddetti Valloni del Gran Sasso, sono stati finalmente rimossi.

Ricognizione e pulizia dell’area sono state rese possibili grazie all’impegno di un’associazione di appassionati di montagna chiamata i “Corridori del cielo”, che durante le loro escursioni si sono accorti della presenza dei rifiuti abbandonati, tra i quali anche tracce del pericoloso eternit.

Così, in sinergia con il Corpo forestale dello Stato, l’Asm (Aquilana società multiservizi) e il Comune dell’Aquila, dopo un anno l’area è stata finalmente bonificata dalla sporcizia, accumulata grazie all’inciviltà di alcuni cittadini ma anche della ditta che ha eseguito, anni fa, i lavori per la funivia a carico della quale pende anche una denuncia.

Ad illustrare le fasi dell’intervento, questa mattina in conferenza stampa l’assessore comunale con delega all’Ambiente Roberto Riga insieme al presidente dell’associazione “Corridori del cielo” Paolo Boccabella, affiancato da un altro associato Francesco Massimì.

“È stato necessario - ha spiegato Boccabella - effettuare ben 30 viaggi con l’elicottero della Forestale per portare a Fonte Cerreto, sul piazzale che si trova alla base della funivia, tutto il materiale, che è stato poi recuperato dall’Asm”.

Una zona impervia, quella dei Valloni, accessibile solo a chi conosce bene la montagna ed è allenato abbastanza da poter scalare circa mille metri di dislivello. Proprio lì, negli anni, si sono accumulati i rifiuti che sono stati notati dai membri dell’associazione in primavera, quando i circa 20 metri di neve che si formano durante l’inverno si stavano sciogliendo.

L’assessore Riga ha illustrato anche altri interventi in programma per la valorizzazione dell’area del Gran Sasso.

“Abbiamo già fatto un incontro - ha detto l'assessore - con l’ente Parco per la riapertura del giardino alpino che si trova a 2.100 metri, a Campo Imperatore. Con il Cai stiamo studiando anche la nuova cartellonistica per i percorsi e i sentieri di montagna”.

Come riferito da Riga, il Comune sta anche valutando il ripristino della stazione ‘intermedia’ presente sui Valloni, a quota 1.600 metri, dove realizzare un rifugio, e la possibilità di realizzare un’illuminazione lungo il percorso della funivia che ne consenta un utilizzo anche serale.

Tempi ancora incerti sulla riapertura dell’ostello di Campo Imperatore. “C’è un piano d’area - ha concluso Riga - stiamo ripartendo da una politica a piccoli passi”.

 

 


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