LE CRITICITÀ EMERSE IN PANDEMIA, ANALISI E RIFLESSIONI IN UN INCONTRO A PAGANICA

LE CRITICITÀ EMERSE IN PANDEMIA SERVANO

AD INNOVARE L'APPROCCIO AI SERVIZI SANITARI

 

Dopo aver posto l'attenzione, per oltre un anno, essenzialmente sulle conseguenze mediche dirette delle patologie sviluppate a causa del virus, durante l'incontro svoltosi a Paganica, organizzato dal locale Circolo del PD e dalle Democratiche dell'Aquila, sono stati analizzati gli effetti indiretti sulla salute complessiva delle persone e le criticità emerse nell'emergenza. In particolare, le testimonianze dei medici intervenuti hanno messo a fuoco la condizione degli anziani e dei giovanissimi. I primi, la parte più numerosa e fragile della popolazione, i secondi, colpiti nelle fasi cruciali della crescita.

Di fronte ad una platea attenta ed interessata sono emerse riflessioni importanti sulle modalità con cui è stata affrontata la grande emergenza, durante la quale sono risultate evidenti le criticità e le lacune dell'organizzazione del sistema sanitario nazionale.

 

Marisa D'Andrea, pediatra di famiglia, ha incentrato il suo intervento sulle condizioni complessive delle famiglie e, di conseguenza dei minori, completamente mutate, con "effetti importanti psicologici legati in particolare al cambiamento delle abitudini, della mancanza di socialità, dell'abuso di dispositivi elettronici e della condizione di convivenza forzata" in situazioni familiari varie, spesso disagiate o conflittuali, e senza punti di riferimento esterni come ad esempio la scuola. La dott.ssa D'Adrea ha sottolinato l'urgenza per il sistema sanitario nazionale di istituire "un assetto specifico per la pediatria".

 

Guido Iapadre, medico di famiglia, ha suddiviso l'anno trascorso in pandemia in quattro stagioni, ognuna delle quali ha presentato criticità e notevoli difficoltà, superate grazie a scelte importanti del Ministero della Salute, e dai servizi riorganizzati e potenziati da parte degli ambulatori dei medici di base. Nella zona est in particolare, l'occasione fornita dal nuovo distretto sanitario in via di completamento, dovrà essere l'occasione di "innovare il modello dei servizi per meglio far fronte alla complessità del paziente. Non quindi un presidio vecchio stile del tipo poliambulatorio, come è nella tendenza attuale della ASL aquilana, bensì una vera Casa della Salute, con un team di cui facciano parte medici e pediatri di famiglia, infermieri e figure di riferimento specifiche, costantemente presenti".

 

Mariapia Iovenitti, geriatra, in una efficace carrellata di dati, analisi e riflessioni, ha testimoniato le fragilità del sistema sanitario, in particolare sull'universo dell'anziano, inserito in una società affetta da "ageismo" ovvero dall'avversione alle problematiche degli anziani. Una sorta di rifiuto del naturale invecchiamento che si ripercuote da decenni nei servizi sanitari, assistenziali e pensionistici. Il tutto in una popolazione con un indice di vecchiaia (numero degli over 65 rispetto agli under 15) molto alto. La pandemia ha fornito l'occasione per studi e valutazioni multidimensionali sulle condizioni degli anziani, dai quali sono emerse evidenti carenze, da affrontare "con criteri diversi, da quello morale, occupandosi della salute degli altri, al criterio sociale, perché l'anziano in solitudine muore, al criterio economico, poiché spesso gli anziani contribuiscono all'economia delle famiglie più giovani. È necessaria una cultura dell'invecchiamento" ha continuato la dott.ssa Iovenitti "poiché le scelte fatte oggi saranno ciò che troveremo quando saremo anziani"

 

L'ultimo intervento di Emanuela DiGiovambattista, psichiatra e segretaria dell'Unione comunale del PD, ha illustrato i numerosi fattori, talvolta sottovalutati, che hanno impatto sulla capacità di resistenza delle persone. "Non abbiamo ancora dati poichè gli effetti sulla salute mentale arrivano dopo un certo tempo tuttavia, rifacendoci agli studi delle precedenti pandemie, sappiamo che ci aspetta un incremento sostanziale dei disturbi d'ansia, post traumatici, e dei suicidi conseguenti soprattutto alla crisi economica, altro fattore di forte impatto nella vita delle persone. Ci aspetta un'emergenza di salute mentale importante, per questo va fatta una riflessione profonda e una battaglia convinta sui finanziamenti che arriveranno con il PNRR, perché siano impegnati anche sul potenziamento della medicina di prossimità, compresi i servizi di salute mentale, nelle Case della Salute", come emerso dagli inteventi precedenti.

 

Eva Fascetti, radiologa e coordinatrice del dibattito, portavoce territoriale delle Democratiche, e Deborah Palmerini, segretaria del Circolo PD Paganica e Frazioni, ringraziano i cittadini presenti e i relatori per la generosa disponibilità, e rimandano a nuovi



Condividi

    



Commenta L'Articolo