Entra in vigore oggi il divieto di spostarsi in diverse regioni
Posted by Antonio Giampaoli | 2020-12-21 | Commenti: 0 | Letto 169 volte
Da lunedì 21 dicembre entra in vigore il divieto di spostarsi in diverse regioni. In caso di motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza, o per rientrare nella propria residenza, nel proprio domicilio o nella propria dimora abituale, è necessario avere con sé l’autodichiarazione compilata.
In questo link il modello di autocertificazione
Spostamenti e autocertificazione nei giorni rossi
Si tratta di dieci giorni (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio 2021) di sostanziale lockdown in cui è possibile spostarsi anche all’interno dello stesso comune solo con l’autocertificazione e sempre solo per i motivi previsti dal modulo (salute, lavoro e comprovata necessità), compresa l’assistenza ad anziani e persone non autosufficienti. Sarà possibile anche fare attività motoria, ma solo individualmente. Si potrà uscire per andare a messa, le chiese sono aperte fino alle 22 per le funzioni religiose. L’indicazione della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la Messa del 24 e del 25 è di portare con sé l’autocertificazione e andare nella chiesa più vicina.
Anche nei giorni di zona rossa c’è la deroga per i due commensali non conviventi, oltre ai minori di 14 anni, che potranno spostarsi nonostante i divieti per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti più stretti. Ma potranno farlo “una sola volta al giorno” e “verso una sola abitazione”, ovviamente nella stressa regione.
Spostamenti e autocertificazione nei giorni arancioni
Il 28, il 29, il 30 dicembre e il 4 gennaio sono i quattro giorni in zona arancione, con il divieto di uscire dal proprio comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute, necessità. Dalle 5 alle 22 ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune di abitazione e di residenza senza dover giustificare il motivo.
Saranno permessi gli spostamenti dei comuni fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri, tuttavia non ci si può spostare nei capoluoghi di provincia per non contribuire agli affollamenti delle città più grandi.
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