Posted by Antonio Giampaoli
| 2015-11-02 | Commenti: 0 | Letto 869 volte
È tornata anche quest’anno a Paganica la tradizionale fiera di Ognissanti, con le bancarelle nella zona di San Bartolomeo. Due giorni di mercato, sabato e ieri, per il tradizionale appuntamento che risale a epoche lontanissime.
La fiera a Paganica ha radici secolari, la più antica segnalazione, la troviamo sul Libro Mastro della Parrocchia, nell’anno 1678 istituita solo per il giorno dei Santi, ma la grande affluenza dei commercianti non solo di animali domestici, ma anche di prodotti della terra, fece pensare di estendere la fiera nei giorni 1-2-e 3 novembre. La richiesta fu approvata con Decreto Reale del 17 gennaio 1826 e stabiliva che le aie di Sant’Antonio erano destinate ai commercianti di animali, mentre in località “Piazza” il mercato di prodotti come lana, pelli concie, mandorle, zafferano, fagioli ecc. Fino agli anni 70, era la tradizionale Fiera del bestiame di ognissanti, e era considerato l'evento annuale più importante in cui il bestiame esposto, veniva da Assergi e da tutti i paesi del circondario di Paganica. Fino alla metà degli anni 70, nelle stalle dei paesi, non mancavano le bestie che con il loro latte, la loro carne e la forza lavoro, rappresentavano un importante risorsa per l’economia della famiglia contadina. Era anche l'occasione per incontrare gli amici dei paesi vicini e per concedersi un panino con la porchetta.
Ci piace ricordare ai lettori di “Assergi Racconta”, la bellissima poesia di Angelo Acitelli che ci riporta a una fiera di Ognissanti di tanti anni fa...:
Lo scopo è di raccogliere fondi per sostenere le persone più bisognose e riqualificare il paese dopo il terremoto del 6 Aprile 2009.
Vedi i dettagli...